Dente del Sassolungo - 3001 m

Regione: Trentino Alto Adige Provincia: TN Gruppo: Sassolungo Quota: 3001 m Versante di salita: W Tipo di salita: via di roccia Dislivello di salita: 750 m Tempo di salita: 4,00 h Difficoltà: PD+ max III+ Punti di appoggio: Rif. Vicenza

Il Dente del Sassolungo (Zahnkofel) è un’ardita torre rocciosa che sorge fra la Torre Innerkofler e il Sasso Piatto, sul versante meridionale del gruppo del Sassolungo, delimitata a est dalla Forc. del Dente e a ovest dalla Forc. Orientale del Sassopiatto. Con il suo verticale e a tratti strapiombante spigolo est domina il paese di Campitello di Fassa, mentre osservato dal Rif. Vicenza nel vallone del Sassolungo, appare come una più modesta punta triangolare. La salita per la via normale si svolge lungo la parete ovest ed è abbastanza breve, sicura e non difficile, su roccia generalmente ottima, sebbene richieda una corretta esperienza e preparazione alpinistica. L’orientamento è facile, i punti di sosta e di calata a corda doppia sono già attrezzati. Ciò nonostante la cima è poco frequentata, come si desume dalle poche cordate che ogni anno firmano il libro di vetta. Del resto il faticoso accesso, soprattutto dal canalone sud piuttosto che dal Rif. Vicenza, seleziona gli alpinisti disposti alla fatica necessaria per arrivare all’attacco.

Note:
Si consiglia di pernottare al Rif. Vicenza e di salire per il canalone nord. In ogni caso, sia che si salga dal canalone sud che dal Rif. Vicenza, è bene partire molto presto al mattino, in modo da essere alla Forc. Orientale del Sassopiatto entro le ore 10. Piccozza e ramponi necessari sia che si salga dal Rif. Vicenza che dal canalone sud fino ad agosto. La salita per il canalone sud è consigliabile solo in presenza di neve fino alla parte alta; in assenza di neve è fortemente friabile, faticosa e rischiosa ed è assolutamente sconsigliata. La discesa per lo stesso è apparentemente più veloce rispetto al ritorno in salita alla Forc. del Sassolungo, ma non va sottovalutata. Il canalone è oggettivamente molto ripido e franoso, su ghiaie e rocce friabili, delicato da discendere sia nella parte alta fino al primo ancoraggio che nelle calate in doppia per la quantità di sassi che si rischia di far cadere, soprattutto in assenza di neve. Si consiglia l’utilizzo di mezze corde da 60 m. La salita alla cima con accesso dall’Alb. Valentini richiede 800 m di dislivello e 5-6 h (9-10 h totali).

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