Crozzon di Brenta - 3135 m

Regione: Trentino Alto Adige

Provincia: TN

Gruppo: Dolomiti di Brenta

Quota: 3135 m

Versante di salita: S

Tipo di salita: traccia e roccette, passaggi su roccia

Dislivello di salita: 1850 m

Tempo di salita: 10,00 h

Difficoltà: AD max III

Punti di appoggio: Rif. Pedrotti, Biv. Castiglioni

Il Crozzon di Brenta è una delle più famose e caratteristiche cime delle Dolomiti di Brenta da cui deriverebbe il termine “Brenta”, dato che visto dalla sottostante Val Brenta appare come un gigantesco e slanciato corno proiettato verso il cielo e “Brent” è un termine pre-latino che significa anche corno. Noto in tempi passati come Castello di Brenta e poi segnato su una carta del 1875 come Cima di Castello, ricevette l’attuale nome dalla SAT nel 1882. Dal punto di vista orografico il Crozzon di Brenta è una spalla della Cima Tosa, a cui è collegato dalla lunga e frastagliata cresta sud, ma la sua imponenza ed importanza alpinistica lo rendono una cima ancora più importante della più alta compagna. Il Crozzon di Brenta non presenta un facile accesso e, nonostante appaia come un unico monolitico pilastro, è formato da quattro cime separate da tre profondi intagli: l’Anticima Sud, la Cima Sud, la Cima di Mezzo e la Cima Nord, tutte al di sopra dei 3000 metri. Ad esclusione della prima tutte le cime vengono salite dal percorso della via normale, rendendo piuttosto complicata la salita. Pertanto la via normale in traversata dalla cima Tosa è alquanto lunga, laboriosa e delicata, sebbene tecnicamente non difficile, ed è utilizzata quasi esclusivamente come via di discesa dagli alpinisti che scalano le difficili vie sulle pareti est e ovest o che salgono dallo spigolo nord ovest. La complessità ed esposizione del percorso lungo cengette spesso innevate e paretine di roccia friabile, lo rendono adatto ai soli alpinisti a proprio agio su percorsi molto esposti su terreno friabile e con ottimo senso dell’orientamento.