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I 3000 delle DolomitiA differenza di quanto
si possa pensare le vette delle Dolomiti che superano i 3000 metri di altezza
non sono affatto poche: in genere si pensa ai noti colossi come la Marmolada, le
Tofane, l’Antelao, il Pelmo, il Sassolungo o al Cristallo, Sorapìs, Civetta,
Tosa o Brenta. Invero, se si va a controllare sulle carte topografiche e su
qualche dato presente in letteratura, si scopre che il numero di cime
dolomitiche oltre i 3000 metri supera abbondantemente il centinaio.
Considerando oltre alle vette principali anche le vette secondarie è possibile identificare 125 cime, ma se si aggiungono anche altri appicchi di cresta, torri e pinnacoli il numero è destinato ad aumentare. Basti pensare alle 11 cime della lunga cresta della Marmolada di Ombretta, tutte sopra i 3000 metri, o alle torri a nord est e sudovest della Punta Sorapìs, o alle numerose torri e pinnacoli del Sassolungo, della Cima Undici o della Punta dei Tre Scarpèri, che fanno salire il numero ad almeno 150 vette. Invero la salita di ogni singola torretta e pinnacolo di cresta, pur potendo avere interesse e valenza alpinistica, ha più un senso esplorativo con finalità di catalogazione che una "sensatezza" escursionistica, tenendo anche presenti le difficoltà spesso molto elevate e su roccia affatto solida che tali appicchi richiedono di affrontare per raggiungerne la sommità. Per tale motivo in questo sito, che fa riferimento alla guida "3000 delle Dolomiti" vengono presentate le 86 cime principali riportate nel libro, comprendendo tutte le cime con un nome ed una quota nota e diverse cime secondarie ben distinte. Come criterio di selezione sono state considerate le vette con un nome proprio e quotata nelle carte, distinte da vette vicine o secondarie e per cui esiste una via normale indipendente da altre cime. Invero nella guida, se si considerano le indicazioni fornite per la salita di alcune elevazioni che accompagnano le cime principali, il numero di cime di cui si forniscono informazioni sale a 113. Le vette dolomitiche oltre i 3000 metri sono ospitate in 16 gruppi montuosi, così distribuiti in ordine geografico da ovest verso est:
Notoriamente la vetta più alta delle Dolomiti è la Punta Penia
nel massiccio della Marmolada, seguita dalla Punta Rocca e
dall’Antelao, e sempre in Marmolada si trova la cima che tocca la soglia netta dei 3000 metri,
il Pilastro Nino, compreso proprio fra Punta Rocca e Punta Penia.
I gruppi che presentano il maggior numero di cime oltre i 3000 metri sono quello della Marmolada e delle Dolomiti di Brenta, mentre il gruppo del Catinaccio si pone alla base della classifica con la sola vetta del Catinaccio d’Antermoia. Le caratteristiche geologiche delle Dolomiti e l’elevata quota delle cime descritte rendono spesso difficoltosa e da non sottovalutare la salita di uno qualsiasi dei 3000 dolomitici, anche il più semplice ed escursionistico. Tranne alcuni casi particolari, in cui le vie normali sono delle vere e proprie vie di arrampicata, la salita ai 3000 dolomitici si risolve con percorsi su terreno roccioso o detritico con tracce, spesso segnalato da segnavia o ometti di sassi, e qualche passaggio su roccia, a volte esposta, ma con difficoltà raramente superiori al II grado. Nella maggioranza dei casi i percorsi che raggiungono le vette sono stati individuati fra la metà e la fine dell’800 dai cosiddetti “pionieri” dell’alpinismo dolomitico. Le vie normali che oggi percorriamo su questi colossi di roccia sono dovute allo spirito di avventura ed esplorazione di nomi quali Grohmann, Ball, Zsigmondy, Purtscheller, Innerkofler, Dimai, Siorpaes, Lacedelli e molti altri. Fra tutti risalta come più grande conquistatore di vette l’austriaco Paul Grohmann che effettuò le prime salite di alcune delle più importanti vette di 3000 metri, come le tre Tofane, l’Antelao, la Marmolada, il Sorapìs, il Cristallo, la Punta Tre Scarperi, il Sassolungo e la Cima Grande di Lavaredo, che per un solo metro non rientra nel regno dei 3000. |
3000 delle Dolomiti: la guida alpinistica alle vie normali alle 86 principali vette dolomitiche oltre i 3000 metri di altezza.
4° EDIZIONE: è finalmente disponibile la 4° edizione che comprende correzioni, aggiornamenti e nuove foto!
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